Il GREEN PASS serve a spingere la vaccinazione di massa o il contrario?
Secondo i giornalisti autori dell’articolo apparso sulla “Verità” alcuni giorni fa, che hanno indagato sull’architettura legale ed informatica del Green Pass pare proprio di NO!
Essi confermano che il GREEN PASS non è un mezzo ma lo scopo.
E quale sarebbe lo scopo? Sentito mai parlare dell’euro digitale? Nello scorso giugno Lagarde e i vertici della BCE ne hanno discusso in un consiglio direttivo della Banca Centrale in cui è stato deciso di avviare la fase istruttoria sul progetto dell’euro digitale.
Il Green Pass quindi altro non sarebbe che una piattaforma elettronica pensata per esistere anche senza vaccino.
Un account che mira ad attestare il possesso di determinate condizioni in base alle quali, un utente viene prima verificato e quindi abilitato rispetto ad uno strumento che erogherà e di fatto già lo fa, diritti e libertà. Non più quindi diritti naturali acquisiti dalla nascita, ma piuttosto diritti che verranno erogati solo se in possesso dei requisiti richiesti dal gestore di questo strumento, ovvero lo Stato.
Si tratta di una grande operazione informatico-amministrativa riconducibile ai tecnocrati dell’ E-Health Network che raggruppa enti sanitari digitali di vari stati membri. Queste operazioni risalgono a direttive lanciate dalla Commissione anni prima della pandemia (già nel 2011) ma sono stati implementati da una decisione esecutiva della Commissione solo il 28 Giugno 2021.
E Draghi, da bravo soldatino della BCE, si è messo subito all’opera, rendendo inter-operabili le banche dati dell’anagrafe vaccinale (ANV) e quelle regionali, collegandole al sistema della tessera sanitaria gestita dal Ministero dell’Economia, mentre il compito della certificazione è stato affidato in Italia al Poligrafico della Zecca dello Stato.
Un’operazione di unificazione di tutte le banche dati in un unico sistema elettronico. Dunque il GREEN PASS altro non sarebbe che la stessa identità digitale pubblica da custodire nei portafogli digitali IOS o ANDROID installati sui nostri cellulari.
Dinanzi ad un così largo potere affidato al lasciapassare verde e all’immensa impalcatura del blockchain, si può forse dedurre che la vaccinazione non sia il suo fine ultimo o surrettizio, ma che il Green Pass sia fine a sé stesso e una volta introdotto non sarà più possibile fare marcia indietro.
Siete pronti a pagare le tasse, saldare le multe senza che voi facciate nulla, perché i soldi vi verranno automaticamente scalati dal vostro conto digitale?
Certo in completa trasparenza delle vostre finanze, del vostro stato di salute e di molte altre informazioni: dove andate in vacanza, in quale albergo o ristorante e soprattutto come e quanti soldi spendete. Informazioni che al Fisco, al Ministero della Salute, come a quello degli Interni e degli Esteri interessano parecchio!
Un controllo totale che diverrà anche operativo, impedendovi, ad esempio, di acquistare un oggetto, di prendere un mezzo di trasporto o fare il pieno di benzina se dai calcoli dell’algoritmo risultasse qualcosa di non idoneo. Fantascienza??? In Svezia, dove il microchip installato nella mano già esiste, si sta già sperimentano una carta di credito, la Do Black, realizzata in collaborazione con il colosso Mastercard e collegata ovviamente all’apposita App.
Essa si fa carico di misurare la quantità di CO2 prodotta da ogni transazione effettuata dall’acquirente bloccando eventuali acquisti che l’app riterrà NON GREEN.
Insomma, siete pronti a cedere irreversibilmente la vostra privacy e ad essere sottoposti ad un controllo e ad una sottomissione totale?
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