Riceviamo e pubblichiamo questa lettera del Comitato Scuola Consapevole Toscana.
15 dicembre 2021: nella giornata più nera nella storia della scuola italiana, dopo il 15 novembre del 1938, in cui fu proibito agli ebrei di frequentare le scuole pubbliche, sulla home page dei siti più seguiti dai docenti, non una sola parola di solidarietà nei confronti dei colleghi sospesi; per non parlare della stampa e dei media, del tutto allineati con la propaganda ministeriale, cosa che naturalmente non ci stupisce, considerati gli ingenti finanziamenti ricevuti da parte del Governo Italiano negli ultimi due anni.
La scuola, crogiuolo della riflessione, della pluralità delle idee, del pensiero critico, della difesa della democrazia e dell’inclusione è morta
Non c’è nemmeno stato un tentativo, un conato di discussione, di confronto in un consiglio di classe o in un collegio docenti: l’argomento è tabù, non se ne può parlare e le motivazioni sono assolutamente illogiche.
E così nella scuola rimane il perfetto insegnante ubbidiente che non si fa domande e che alleverà masse di studenti con nozioni raccolte da libri allineati e da una stampa mistificatrice, senza infondere loro coscienza critica né farli crescere attraverso i tanto auspicati laboratori di realtà, ma sciorinando lezioni avulse di educazione civica su argomenti preconfezionati in un paese che non rispetta più la Costituzione, esistente ormai solo come un pezzo di carta, un relitto da museo archeologico.
Eppure non occorre aver studiato tanto per capire che ci sono molte incongruenze nella narrazione ufficiale e nel nostro martoriato sistema sanitario; dunque vedere che la maggior parte degli insegnanti accetta il sistema con tanta acquiescenza provoca nei professori ‘critici’ un certo sbigottimento. Tanti sostengono: “Se fossimo stati più uniti, rispettosi e tolleranti, non saremmo arrivati certamente a questa situazione che lede in modo evidente i diritti di ognuno di noi, vaccinati e non.”
Altrettanto è successo nella sanità. I medici ospedalieri e di medicina generale, rigorosamente convinti vaccinatori, odiano i colleghi che hanno curato e salvato malati, seppur non attenendosi ai tanto rigidi protocolli, perché personalmente hanno scelto di non vaccinarsi, data la natura ancora sperimentale dei farmaci genici adottai dal Governo, accusandoli di essersi fatti sospendere, come se la sospensione fosse un’opportunità, una scelta di comodo.
Il nervosismo accusatorio dei media nei confronti di molti intellettuali, fino a pochi mesi fa di indiscusso valore, continua con aria beffarda, dipingendo un ritratto del novax assolutamente ridicolo al quale sembra incredibile che una persona sufficientemente intelligente possa davvero credere. Si legge su giornali di tiratura nazionale articoli in cui no-vax con febbre alta corrono nei supermercati per contagiare i poveri vaccinati e altri gravemente ammalati nelle terapie intensive rianimarsi improvvisamente e strappare le mascherine a medici e infermieri terrorizzati. Altri ancora affidarsi non agli scienziati, spesso colleghi degli stessi vip degli innumerevoli talk show, ma ai santoni e inventare ‘complotti’ sul World Economic Forum e sul green pass come strumento non efficace dal punto di vista sanitario, ma strumento economico gestito dal Mef. Stupefacente e fantasioso, davvero, eppure la maggioranza, che ritiene la Scienza una disciplina in possesso della verità assoluta, non aperta alla ricerca e alle continue scoperte, sembra essere d’accordo con questi ‘giornalisti’. Chissà cosa direbbe Galilei!
Nel frattempo post e video, se ritenuti non in linea con la campagna vaccinale, scompaiono inspiegabilmente dai social, e nelle pacifiche manifestazioni di piazza le decine di migliaia di persone presenti si riducono miracolosamente a poche centinaia. I DL, uno in media ogni mese e mezzo, utilizzati come metodi persuasivi, lasciano comunque la libertà di scelta, come è proprio di un paese democratico: e cominciano così le sospensioni dal lavoro, diritto ormai desueto.
Se la scienza ha trovato un metodo così efficace per liberarci da questo virus infernale e ha tutta questa capacità persuasiva basata sulla logica e l’evidenza, per quale motivo ha bisogno di metodi da tribunale dell’inquisizione?
Questo modo tirannico di considerare le persone, gli adulti, madri e padri di famiglia, preoccupati per la salute dei propri figli, cavie di una sperimentazione in atto, alla stregua di bambini viziati o peggio dei pazzi o minorati mentali o fanatici infedeli vi sembra così distante dal trattamento riservato ai tanti oppressi della storia?
Eppure chi personalmente ha conosciuto questi resistenti sa che sono davvero unici. Sono odiati, offesi, derisi ma anche ammirati, proprio perché diversi: persone pronte ad abbandonare il certo per l’incerto, addirittura il lavoro, pur di continuare a vivere da donne e uomini liberi. Questa è una dote rara e infatti ben poco diffusa, quasi pericolosa, da sopprimere. I disallineati hanno la facoltà di immaginare il futuro, di rinnovarsi, di creare nuove realtà alternative e soprattutto non sono persone in vendita. Difficile corrompere qualcuno che è disposto a tutto, pur di conservare l’idea migliore che ha di se stesso. Qualcuno racconta che sentano una voce arrivare dal profondo: quella della coscienza e della coerenza, non certo quella della convenienza.
Combattono contro un progetto di sopraffazione, spinto dalla brama di possesso, di potere, di controllo, travestito però da protezione, sicurezza, perbenismo, fiducia e obbedienza; un teatrino così ipocritamente contraddittorio che persino un bambino comprende che non può raccontare la verità.
Eh sì, i potenti hanno ben architettato una nuova guerra mascherata in cui anche il nemico non è quello che sembra: infatti la parte dei cattivi la fanno fare a loro: ai fratelli. Ci hanno catapultati in un tempo fratricida,
in un tempo di Caino.
Tutto questo scempio non si sarebbe infatti verificato senza l’inconsapevole collaborazione di coloro che, con indifferenza, sperano che quei pochi ribelli rimasti soccombano a colpi di discriminazioni e privazioni, senza capire che è proprio contro quel sistema che dovrebbero combattere insieme per tornare a vivere.
I resistenti sono la minoranza, perderanno qualche battaglia, verranno impoveriti, cadranno a tratti nella tristezza e nello sconforto, ma alla fine saranno loro a trionfare e a salvare anche quei fratelli che li avevano denigrati, perché perdendo i beni materiali, troveranno se stessi, la loro grande umanità.
Questi combattenti del terzo millennio vivono profondamente e spiritualmente il cambiamento epocale che li vede protagonisti, e saranno loro a rifondare sull’amore questa società, prima che precipiti sotto la mannaia di una snaturata specie di esseri che si vogliono sostituire a Dio con l’inganno.
Questa non è una profezia, è ciò che sta già accadendo.
COMITATO SCUOLA CONSAPEVOLE TOSCANA
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In copertina: Eteocle e Polinice, di Giovanni Silvagni. 1.800 circa. Fonte Wikipedia
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