Il CDC ammette di non avere alcun caso di persona non vaccinata che ha diffuso il COVID dopo essere guarita in modo naturale.
La ricerca nei nostri archivi non ha rivelato alcun documento pertinente alla sua richiesta” – CDC
I FATTI IN BREVE:
- L’avvocato Elizabeth Brehm, dello studio Siri & Glimstad di New York ha presentato una richiesta al Freedom of Information Act (FOIA), chiedendo al Centers for Disease Control and Prevention (CDC) di fornire la documentazione dei casi in cui una persona guarita dal Covid-19 in modo naturale si sia successivamente reinfettata e abbia diffuso la malattia ad altri.
- L’avvocato Brehm ha inviato la sua richiesta FOIA il 2 Settembre 2021 all’Agenzia CDC per le Sostanze Tossiche e il Registro delle Malattie (CDC/ATSDR).
- La richiesta di Brehm richiedeva: “Documenti che riflettono qualsiasi caso documentato di un individuo che: (1) non ha mai ricevuto un vaccino COVID-19; (2) è stato infettato una volta da COVID-19, si è ripreso e in seguito è stato nuovamente infettato; e (3) ha trasmesso SARS-CoV-2 a un’altra persona quando è stata reinfettata”.
- Il CDC ha risposto alla richiesta di Brehm, rivelando che l’agenzia non ha alcuna traccia di una persona non vaccinata che ha diffuso il COVID dopo essersi ripreso da COVID stesso, né raccoglie tali informazioni.
- L’ufficiale del CDC FOIA Roger Andoh ha risposto: “Una ricerca nei nostri registri non è riuscita a rivelare alcun documento relativo alla sua richiesta. Il CDC Emergency Operations Center (EOC) ha comunicato che queste informazioni non vengono raccolte”.
- Alcuni ipotizzano che tali informazioni, o la loro mancanza, potrebbero fornire un ragionevole argomento legale per gli avvocati che difendono i clienti che rifiutano gli obblighi vaccinali per motivi di immunità naturale.
- Il sito web di Siri & Glimstad afferma di aver aiutato “centinaia di persone” a ottenere esenzioni dai vaccini e a combattere contro vari obblighi vaccinali Covid-19 richiesti dai datori di lavoro.
- Aaron Siri, Managing Partner di Siri & Glimstad e avvocato di The Epoch Times che ha presentato un’altra richiesta FOIA per ulteriori informazioni sulla questione da parte del CDC, ha scritto in un post: “Potreste pensare che se il CDC stesse per schiacciare i diritti civili e individuali di coloro che hanno l’immunità naturale facendoli espellere dalle scuole, licenziare dal lavoro, congedare dall’esercito e cose ancora peggiori, allora il CDC dovrebbe avere le prove di almeno un caso di individuo non vaccinato e naturalmente immune che trasmette il virus COVID-19 ad un altro individuo. Se lo pensassi, ti staresti sbagliando…“, ha scherzato Siri.
LEGGI LA RISPOSTA DEL CDC:
BACKGROUND:
– Una pubblicazione sulla rivista Science ha concluso che l’immunità naturale fornisce una migliore protezione dal coronavirus rispetto ai vaccini.
“La protezione immunitaria naturale che si sviluppa dopo un’infezione da SARS-CoV-2 offre uno scudo considerevolmente maggiore contro la variante Delta del coronavirus pandemico rispetto a due dosi del vaccino Pfizer-BioNTech”, si legge nella pubblicazione.
– Uno studio israeliano ha scoperto che coloro che hanno ricevuto il vaccino a due dosi avevano una probabilità 13 volte maggiore di ammalarsi della variante delta coronavirus rispetto a coloro che erano naturalmente immuni.
– Il dottor Paul Elias Alexander ha compilato un elenco di 123 studi di ricerca che dimostrano che l’immunità acquisita naturalmente “è uguale o più robusta e superiore ai vaccini esistenti”.
– Il dottor Alexander ha compilato un altro elenco di 21 studi che mostrano come gli obblighi vaccinali “non sono basati sulla scienza”.
L’amministrazione Biden, in tandem con l’Occupational Safety and Health Administration (OSHA), ha ordinato che le aziende con più di 100 dipendenti obblighino i propri lavoratori a vaccinarsi contro il Covid-19 o a sottoporsi a test settimanali. Le aziende che non si adeguano entro il 4 gennaio potrebbero subire multe fino a 13.653 $ per ogni singola violazione. Ma il mandato è stato bloccato (leggi qui) da una giuria di tre giudici della Corte d’Appello del Quinto Circuito degli Stati Uniti.
Le immagini presenti in questo articolo sono di proprietà dei rispettivi autori (vedi fonte), a meno che non sia diversamente specificato.