L’alto Commissario Internazionale dei Diritti Umani (CIDHU) per Europa Asia e Oceania, Risoluzione ONU 53144 e Art.1316 della Convenzione Americana su i Diritti Umani, rivolge un urgente ed importante messaggio alle Forze dell’Ordine italiane.
Alicia Erazo aveva spiegato in modo approfondito la propria idea già nel Maggio 2020: “Molte frontiere sono state chiuse in tutto il mondo, tanto che abbiamo dovuto rimandare un importante congresso del’ONU che era previsto a New York per marzo dal titolo “Il ritorno degli angeli”, nel corso del quale avremmo discusso del futuro di migliaia di bambini. Ma questa è solo una delle tante importanti azioni, a livello mondiale, messe in stand-by da quella che è stata trattata come un’emergenza sanitaria devastante e invece era tutt’altro“.
“In Italia le misure di contenimento sono state eccessivamente restrittive rispetto alla portata dell’epidemia”
ha detto il commissario per i diritti umani. “Basti pensare al fatto che molti dei morti, ufficialmente per Covid-19, sono stati cremati e non c’è stata la possibilità di appurare la reale causa del decesso. Per molti di loro non è certo che sia stato il virus a condurli alla morte e nessuno si è preso la briga di fare analisi più approfondite in questo senso. Perché se non ci sono certezze, le misure sono state così estreme? Perché agli italiani sono stati tolti così tanti diritti senza che il popolo pensasse minimamente di ribellarsi a questo assurdo stato di fatto? Le conseguenze, i cittadini italiani, le pagheranno per anni. Ancora adesso stanno ripartendo poche attività e le misure, in alcuni casi, sono ancora assurde. Basti pensare, una per tutte, alla mascherina: un uso prolungato della stessa danneggia la salute, altro che proteggerci, e lo dicono tutti i medici“.
“In questi mesi – proseguiva Alicia Erazo, che l’Italia la conosce bene perché vi opera da anni al fianco di bambini in difficoltà e quasi ‘invisibili’ al resto del mondo – sono accaduti troppi episodi non degni di un Paese civile come dovrebbe essere l’Italia. Non è pensabile che si faccia il Tso ad un cittadino che sta solo esponendo la propria opinione sulle mascherine”, opinione per altro indiscutibile. “O ancora: è da Paese civile il fatto che un singolo cittadino, in una spiaggia vuota, venga inseguito dalle forze dell’ordine come se fosse il peggiore dei criminali? Sono stati violati, in questi mesi, diritti umani fondamentali e gli italiani si sono adeguati a questo venire meno dei loro diritti, forse a causa della politica che da troppi anni li ha sottomessi facendo credere loro di doversi sempre adattare ad ogni imposizione, anche la più ingiusta“.
Alicia Erazo si schierò anche ad assoluto sfavore dell’app ‘Immuni’: “E’ vero che al giorno d’oggi basta poco per essere sempre tracciati, ma scaricando quell’app diamo il nostro consenso per essere perennemente controllati. Ma non solo: anche i braccialetti elettronici ipotizzati da qualcuno per il ritorno a scuola degli studenti sono al limite dell’illegale.”
“Davvero gli italiani sarebbero disposti a mandare i loro figli in classe come se fossero dei prigionieri di Guantanamo?”
“La gente in Italia ha più paura della multa che del contagio – diceva la Erazo -, e questo perché il popolo si è lasciato sottomettere credendo ciecamente a tutto ciò che gli è stato propinato. Io non dico che il Coronavirus non esista, assolutamente, non alimento complotti e teorie varie, e rispetto alla discussione se sia naturale, artificiale, di laboratorio, di un pipistrello, non entro proprio nel merito perchè è un discorso meramente scientifico sulle sue origini che non modifica affatto le sue implicazioni sulla nostra vita. Però ritengo che bisogna informarsi bene, dagli esperti, per capire che la letalità non è così alta come ci è stato fatto credere, e che quindi bisogna contenere il contagio con misure di buon senso come il distanziamento, l’igiene delle mani ecc. ecc. ma senza esagerare con chiusure assolutamente ingiustificate da una situazione sanitaria non così allarmante come hanno imposto in Italia. Ciò che vedo, ora, sono milioni di italiani ridotti alla fame, in molti casi senza aiuti reali dal governo. Come si può credere che portare i propri cittadini al suicidio sia la strada giusta?”.
Alicia Erazo si rivolse a Trump in quanto Presidente degli Stati Uniti d’America perché, spiega, “sono molto vicina ad un membro dell’operazione “Tempesta” che qualche settimana fa ha compiuto un operativo impressionante a favore dei bambini, e perché opero negli USA, la più grande e liberale democrazia del mondo, che è un alleato internazionale dell’Italia. Inoltre non mi sto rivolgendo soltanto al Presidente Trump, ma l’ho già fatto anche all’Alto Commissario per i Diritti Umani ONU, Michelle Bachelet e infine a tutti gli organismi mondiali dei diritti umani“.
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